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Matrimonio? No grazie, meglio la convivenza
L'epopea dei matrimoni sembra essersi dissolta, lasciando il posto alla scelta di convivenza, che non implica alcun contratto da firmare. Un calo drastico dovuto ai più svariati motivi: dalla precarietà dei sentimenti al disagio economico, dalla mancanza di prendersi degli impegni per tutta la vita alla non credenza nelle nozze.
La fotografia dei matrimoni italiani è davvero strabiliante e desta particolari critiche e perplessità da buona parte dell’opinione pubblica e dagli ambienti ecclesiastici. E’ bene chiarire fin da subito che la decisione di convolare a nozze sta attraversando una flessione da non sottovalutare.
I dati parlano chiaro: i matrimoni religiosi celebrati rappresentano circa il 60% rispetto al 70,6% del 2003, di dieci anni fa. Inoltre molte nozze italiane si svolgono all‘estero, da Las Vegas a New York, e via dicendo.
wedding2 150x150 Matrimonio? No grazie, meglio la convivenzaMatrimoni in calo: quali sono le possibili ragioni?
Innanzitutto i tempi sono cambiati rispetto a quelli dei nostri nonni o genitori. Non è un caso che oggigiorno i giovani preferiscano andare a convivere piuttosto che sposarsi dopo qualche anno, col rischio di “farsi male”, laddove l’amore finisse o sorgessero incomprensioni serie di coppia che necessitano di avvocati e tribunali. Poi ci sono anche quelle coppie laiche, che non credono nella chiesa e nel matrimonio religioso, visto sotto la luce di un mero contratto da firmare, optando così un matrimonio in comune.
Tuttavia non bisogna dimenticare che molti italiani vorrebbero coronare il loro sogno d’amore davanti all’altare, ma aspettano e rimandano ogni anno a causa del disagio economico che negli ultimi anni serpeggia nelle nostre tasche. Attendono fiduciosi il momento più propizio a livello economico per preparare quello che deve essere il giorno più memorabile della loro vita, e come tale deve essere studiato nei minimi dettagli, se lo si vuole fare con tutti i crismi. Perchè sposarsi è una spesa davvero enorme. Un investimento che per me molti si stanzia sull’orizzonte dell’utopia.
Un altro dato interessante che emerge nel nostro Paese? E’ quello delle unioni miste tra un italiano e uno straniero, sempre più in aumento. Un vero e proprio boom negli ultimi dieci anni, che restituisce l’immagine di un’Italia sempre più cosmopolita e multietnica.

convivenza o matrimonio cuori300x225 150x150 Matrimonio? No grazie, meglio la convivenzaLa convivenza e i suoi “perché”
Ma cerchiamo di capire: “Perchè si strizza l’occhio alla convivenza?” A quanto pare le donne andrebbero a convivere per amore, mentre buona parte degli uomini lo farebbero per garantirsi il ‘sesso’ sempre a casa. Questa è la tesi che emerge dalla ricerca condotta da alcuni ricercatori dell’Università della California, a San Francisco, capitanata dalla dottoressa Penelope Huang. Quest’ultima ha confessato che: “L’idea che la convivenza permetta di fare l’amore più spesso è stata sottolineata molto di più dagli uomini nel nostro studio che dalle donne”.
I maschietti vedrebbero la convivenza più come un test temporaneo, mentre le donne quando decidono di andare a vivere insieme sarebbero già proiettate verso un ipotetico matrimonio. Sono state interrogate circa 200 persone di ambedue i sessi, ed è emerso che l’uomo avrebbe molta più paura ad ammettere la “fine” della propria vita da single rispetto alla donna. “Alcuni uomini – prosegue l’esperta – hanno mostrato qualche rimorso per aver perso l’opportunità di avere rapporti sessuali con altre donne“.
L’allergia ad una relazione stabile e duratura
C’è chi si domanda perplesso:“Ma le coppie moderne sono più svogliate a livello sentimentale?” Senza dubbio sì: buona parte è caratterizzata da una certa precarietà dei sentimenti e da una sorta di paura e di allergia di prendersi degli impegni “per tutta la vita”. I ventenni o i trentenni di oggi, per non andare oltre, sono cambiati rispetto a quelli del passato, che invece avevano più a cuore la serietà, il buon corteggiamento della donna, la responsabilità che implica il matrimonio e una famiglia.
Con questo non bisogna pensare che tutti i giovani siano così, spensierati e allergici agli impegni. Ci saranno ancora degli esemplari seri no? La difficoltà sta nel trovarli, direte voi (e come darvi torto)!

11.09.13

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