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Sesso e cristianesimo
EdenSe Adamo ed Eva non avessero commesso il peccato di disobbedienza mangiando il frutto che gli era stato proibito da Dio, gli esseri umani procreerebbero, secondo il Cristianesimo, in una "santa gioia" che, coinvolgendo soltanto lo spirito, permetterebbe all'uomo di usare gli organi riproduttori senza compiere il peccato mortale della concupiscenza che è intrinseco nel piacere sessuale. Come prova dimostrante che il cedere alle tentazioni della carne è motivo di riprovazione e di condanna da parte di Dio, i sostenitori della morale cristiana ci dicono che Adamo ed Eva, presi da vergogna subito dopo aver compiuto l'atto, nascosero i loro attributi genitali con una foglia di fico. Come conseguenza di questo primo coito eseguito da Adamo ed Eva dietro la tentazione di un serpente, si venne a creare il cozzo tra il "bene", che imponeva all'uomo di procrearsi escludendo ogni ricerca di piacere, e il "male" che lo spingeva invece a godere il più possibile dei piaceri sensuali. Che la Chiesa sia stata sempre contraria ad ogni rapporto sessuale sin dagli inizi della sua fondazione ci viene dal fatto che essa concesse ai suoi seguaci il permesso di sposarsi soltanto quando, in seguito alla mancata realizzazione di una profezia che dava per imminente la fine del mondo, fu costretta a riconoscere che l'interdizione ad ogni forma di accoppiamento avrebbe portato all'estinzione della specie umana. Costretta quindi a riconoscere l'indispensabilità della fecondazione, la Chiesa, aggiudicatosi il ruolo di moralizzatrice, autorizzò i matrimoni dietro la condizione che i coniugi si attenessero nella maniera più scrupolosa alle leggi della sua morale.
EdenSe Adamo ed Eva non avessero commesso il peccato di disobbedienza mangiando il frutto che gli era stato proibito da Dio, gli esseri umani procreerebbero, secondo il Cristianesimo, in una "santa gioia" che, coinvolgendo soltanto lo spirito, permetterebbe all'uomo di usare gli organi riproduttori senza compiere il peccato mortale della concupiscenza che è intrinseco nel piacere sessuale. Come prova dimostrante che il cedere alle tentazioni della carne è motivo di riprovazione e di condanna da parte di Dio, i sostenitori della morale cristiana ci dicono che Adamo ed Eva, presi da vergogna subito dopo aver compiuto l'atto, nascosero i loro attributi genitali con una foglia di fico. Come conseguenza di questo primo coito eseguito da Adamo ed Eva dietro la tentazione di un serpente, si venne a creare il cozzo tra il "bene", che imponeva all'uomo di procrearsi escludendo ogni ricerca di piacere, e il "male" che lo spingeva invece a godere il più possibile dei piaceri sensuali. Che la Chiesa sia stata sempre contraria ad ogni rapporto sessuale sin dagli inizi della sua fondazione ci viene dal fatto che essa concesse ai suoi seguaci il permesso di sposarsi soltanto quando, in seguito alla mancata realizzazione di una profezia che dava per imminente la fine del mondo, fu costretta a riconoscere che l'interdizione ad ogni forma di accoppiamento avrebbe portato all'estinzione della specie umana. Costretta quindi a riconoscere l'indispensabilità della fecondazione, la Chiesa, aggiudicatosi il ruolo di moralizzatrice, autorizzò i matrimoni dietro la condizione che i coniugi si attenessero nella maniera più scrupolosa alle leggi della sua morale.